Romanestesia Congresso di Anestesia e Terapia Intensiva XXI edizione
Quando nel 2005 nacque la prima edizione di Romanestesia, pochi avrebbero immaginato che sarebbe diventata una delle più importanti manifestazioni scientifiche nazionali nel campo dell’anestesia e rianimazione. Oggi, alla sua XXI edizione, questo convegno rappresenta il simbolo di una comunità professionale che ha saputo crescere e affrontare insieme le sfide più complesse della medicina moderna. Quest’anno Romanestesia XXI si concentra su un tema fondamentale per la pratica quotidiana: Protocolli ed Algoritmi. In un mondo sanitario sempre più complesso, dove le decisioni cliniche devono essere rapide, sicure ed evidence-based, i protocolli rappresentano la bussola che guida il clinico attraverso le incertezze del quotidiano. L’anestesista e il rianimatore si trovano ogni giorno a gestire situazioni critiche che richiedono decisioni immediate. I protocolli standardizzati e gli algoritmi decisionali non limitano l’autonomia professionale, ma la potenziano, offrendo strumenti affidabili per affrontare la complessità clinica con sicurezza e competenza. La nostra è una professione che non ammette improvvisazione. Ogni giorno ci confrontiamo con la fragilità della vita umana, con situazioni dove l’esperienza deve incontrare la scienza, dove l’intuizione clinica deve essere supportata da procedure validate. I protocolli non sono catene che limitano, ma ali che permettono di volare sicuri anche nelle tempeste più difficili. Romanestesia XXI vuole essere il momento in cui questa comunità professionale si ritrova per condividere gli strumenti che rendono la nostra pratica più sicura, più efficace, più umana. Perché dietro ogni protocollo c’è sempre un paziente che merita le migliori cure possibili. Roma accoglie ancora una volta i protagonisti di una disciplina che ogni giorno si confronta con la vita. L’Auditorium del Massimo diventa il palcoscenico dove si intrecciano ventuno anni di esperienza, innovazione e dedizione al servizio del paziente. Il 12 e 13 dicembre 2025 celebriamo non solo la storia di Romanestesia, ma soprattutto il futuro della nostra professione: più sicura, più consapevole, più unita.
Luigi Tritapepe